Lo afferma in un articolo pubblicato sui media nazionali, nel giorno del suo 89esimo compleanno e alla vigilia della visita del segretario di Stato Usa John Kerry, per l'inaugurazione dell'ambasciata americana al Cairo. Nel testo, intitolato 'La realtà e i sogni', Castro dichiara che Cuba non smetterà mai di "lottare per la pace e il benessere di tutti gli esseri umani, indipendentemente dal colore della pelle e dal Paese di origine di ogni abitante del pianeta".
Castro non cita la nuova svolta nelle relazioni con Washington, né la visita di Kerry a Cuba di domani, ma afferma che dopo la Seconda guerra mondiale e il lancio della bomba atomica sul Giappone gli Usa sono diventati la nazione "più ricca e più armata della Terra, di fronte a un mondo strozzato, pieno di morti, feriti e affamati". Domani Kerry compirà la prima visita di un segretario americano sull'isola dal 1945, per la cerimonia di apertura e l'alzabandiera all'ambasciata Usa. Nell'ambito dei festeggiamenti per il compleanno di Castro, nato il 13 agosto 1926, a Cuba arriverà invece il presidente boliviano, Evo Morales: e il presidente venezuelano Nicolas Maduro.