“L’invio di personale avrà luogo dopo la richiesta di aiuto che ha realizzato questa regione davanti alla scarsità di personale negli ospedali già traboccanti”, ha detto oggi Giulio Gallera, assessore alla Sanità della Lombardia.
“Si tratta di personale altamente specializzato che ha combattuto già contro l’ebola e che sa trattare questo tipo di malattie”, ha annunciato Gallera, che ha aggiunto che andranno “ad alleviare la situazione nell’ospedale di Crema.”
L’ambasciatore cubano in Italia, José Carlos Rodríguez Ruiz, ha confermato la richiesta di Gallera qualche giorno fa e che erano stati richiesti aiuti alle autorità cubane competenti.
Questi dottori si uniranno alla decina di medici cinesi che sono arrivati oggi a Milano e che saranno inviati al nuovo ospedale di campagna che si costruirà a Bergamo, la provincia lombarda più colpita dal COVID-19.
“Siamo riusciti a recuperare un gruppo di medici per rendere efficiente ed effettivo l’ospedale di Bergamo, la cui costruzione è stata frenata ieri dovuto alla mancanza del personale”, ha spiegato il presidente della regione della Lombardia, Attilio Fontana.
Ed ha continuato: “Era inutile costruire una cattedrale nel deserto. Ora, dopo avere ricevuto la conferma dei medici, le opere riprenderanno.”
La Cina ha promesso l’arrivo di altri esperti e di equipaggiamenti medici nei prossimi giorni.
Secondo i dati di oggi, solo in Lombardia ci sono stati 209 decessi, per arrivare ad un totale di 2.168.
Inoltre, Fontana ha annunciato che esigerà dal governo misure più rigide dopo che la delegazione cinese, diretta dal vicepresidente della Croce Rossa locale, Sun Shuopeng, ha fatto presente che, secondo lui, le misure erano poco strette.
“I nostri invitati cinesi sono attoniti nel vedere quanta gente cammina per le strade, quanti usano il trasporto pubblico, e che troppo pochi usano mascherine”, ha concluso Fontana.
traduzione di Ida Garberi