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Assemblea Nazionale approva Nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum

La Costituzione, discussa e analizzata dai deputati e arricchita dalle proposte della popolazione, è stata approvata sabato 22 dall’Assemblea Nazionale del Poder Popular, nella votazione nominale.

Esteban Lazo, presidente del Parlamento, ha convocato la cittadinanza con diritto al voto al Referendum del 24 febbraio prossimo, per appoggiare la nuova Magna Carta. Miguel Díaz-Canel, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha pronunciato le parole di chiusura.

Andiamo avanti e continueremo a vincere
«Sono stati incrementati a più di 70 pesos tutti i contributi in denaro a beneficio, attraverso l’assistenza sociale, di 99.000 nuclei familiari. Questi aumenti hanno un costo annuale di 224 milioni di pesos e sono indirizzati a migliorare le entrate delle persone e dei nuclei familiari con il potere d’acquisto più basso e sono un anticipo parziale, un modesto anticipo parziale, delle misure che si aggiusteranno per migliorare i salari, le pensioni, le prestazioni dell’assistenza sociale e i sussidi», ha informato Díaz-Canel.
Il presidente ha sottolineato che anche nel settore delle comunicazioni si vede un’evidente crescita ora nelle connessioni e nell’accesso a Internet nei centri statali, così come alle domande della popolazione. In questo ha indicato l’aumento di 700.000 linee cellulari per un totale di 5 milioni 300.000 mila attualmente in servizio.
I punti d’accesso pubblico mediante wifi crescono a più di 300, ha detto.
«I danni maggiori al PIL si sono concentrati nell’industria dello zucchero e più leggermente nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Nonostante questo è giusto segnalare la produzione del riso e dei fagioli che permette di sostituire le importazioni» ha segnalato. «Inoltre, ha proseguito Díaz-Canel- il turismo terminerà in crescita il presente anno e con un record di visitatori».
Tra i temi di interesse nazionale ha segnalato come una delle conquiste realizzate nel 2018, il compimento del piano della casa, che ha permesso la costruzione di più 29.000 case.
«Per l’anno prossimo si prevedono livelli simili di crescita dell’economia: l’1,5 %, con un recupero dell’industria dello zucchero e l’incremento dell’attività negli altri settori, come la costruzione, il trasporto e le comunicazioni, ma queste crescite, se riflettono i passi avanti del paese in determinati settori, non permetteranno di realizzare i livelli di sviluppo che sono necessari per soddisfare le sempre crescenti necessità della popolazione», ha sostenuto il mandatario.
Nel suo discorso Díaz-Canel ha chiamato a rafforzare le strutture dei nostri gruppi di direzione e gestione economica, a operare per un atteggiamento più attivo, intelligente e completo dei nostri dirigenti, così come alla sistematicità e precisione nell’implementazione delle Linee di Politica Economica e Sociale del Partito e la Rivoluzione.
«È ora di andare senza dogmi e con realismo, con attenzione alle priorità, facilitando il rafforzamento dell’impresa statale e del suo vincolo produttivo con l’investimento straniero, le imprese miste e il settore non statale dell’economia», ha dichiarato.
Parlando dei compiti per lo sviluppo economico del paese, ha segnalato che è obbligatorio aumentare l’efficienza del processo degli investimenti che formano vari anelli d’unione, perché non è solo disporre delle risorse materiali in tempo, è controllare, è esigere.
Poi ha chiamato ad approfittare del risorse umane specializzate create dalla Rivoluzione, migliorare la qualità dei servizi.
Díaz-Canel ha esortato a difendere la produzione nazionale e a farla sviluppare con efficienza È la sola cosa che ci permetterà di crescere al disopra delle tensioni finanziarie e dei danni provocati dal clima, ha indicato ancora.
Si è anche riferito a un miglior controllo delle risorse e ad approfittare delle esperienze delle nazioni come la Cina, il Vietnam e il Laos.
«Dobbiamo rendere sostenibile la nostra economia, basata su basi solide, e contribuire lentamente alla crescita della nostra credibilità finanziaria», ha sostenuto nel suo discorso il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.
«Dobbiamo generare ricchezze per averne di più».
Nel suo discorso ha detto che il 2019 sarà un anno di riordino, nel quale si pagheranno più debiti che crediti e si pagheranno gli impegni con la maggior puntualità possibile.
«Dobbiamo generare ricchezze per averne di più e questo non avverrà senza un’adeguata esecuzione del bilancio e la diminuzione del deficit.
Vincolata a tutto questo c’è la necessità che nei collettivi si realizzi un profondo processo di discussione del piano, che coinvolga tutti», ha detto ancora.
Parlando della situazione della produzione di zucchero, ha risaltato che è un’attività importante non solo per il suo significato industriale, ma anche per la capacità di generare entrate in denaro, un apporto d’energia elettrica, la produzione di alimenti e derivati.
Il raccolto delle canne si sta realizzando con indici positivi di resa e di efficienza in generale e si deve evitare un accumulo di situazioni che ostacolino il suo buono sviluppo.
Il mandatario ha parlato dei passi avanti della politica di informatizzazione del paese con i nostri talenti e la continuità degli investimenti in parchi eolici e fotovoltaici, mentre iniziano le centrali bioelettriche, e che tutto questo è indirizzato a un lento cambio della matrice energetica.
SESSIONE STRAORDINARIA DEL PARLAMENTO
Il Presidente cubano ha detto che, in accordo con le proiezioni di sviluppo del paese, nel primo trimestre dell’anno prossimo si convocherà una Sessione Straordinaria della ANPPP per analizzare il Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale sino al 2030 e l’attuazione delle Linee approvate nel VII Congresso del Partito Comunista di Cuba.
Nella sua esposizione ha citato le recenti misure poste in vigore per un maggior controllo e organizzazione del lavoro indipendente, accettate dalla maggior parte della popolazione e ha reiterato che coloro che esercitano questa forma di gestione non statale non sono nemici delle Rivoluzione, costituiscono un risultato dell’attualizzazione del modello economico e hanno assunto - molti con qualità - attività dei servizi e riscattato mestieri che la vita ha provato quanto sono necessari.
Ha sottolineato che questa forza lavoro è un complemento dell’economia e non c’è intenzione di frenare la sua prosperità, solo che deve essere dentro la legalità.
Ha poi detto che i funzionari devono vegliare per l’applicazione corretta delle norme giuridiche citate e devono agire con etica, rigore e giustizia, cancellando l’immagine che provocano le condotte corrotte di alcuni, e ha riconosciuto che alcuni lavoratori indipendenti hanno espresso disaccordo perché sono contrari all’ordine. L’arricchimento illecito non sarà permesso.
Ci sono tentativi di trasformare queste persone in nemici della Rivoluzione, ma non riusciranno a dividerci e per questo contiamo con loro e le istituzioni statali, ha affermato e si è riferito a coloro che tentano di tergiversare il Decreto 349, che sono estranei alla cultura, coloro che sono restati in silenzio di fronte alla proliferazione della banalità e del sessismo, il razzismo, la denigrazione della donna, attentando contro la politica della Rivoluzione.
«Sappiamo da dove vengono queste istruzioni per smobilitare, dividere e deludere», ha sottolineato, e ha detto che questo Decreto doveva essere discusso di più per ascoltare le opinioni dei grandi della cultura che sì ci devono accompagnare da un dialogo sincero, per incontrare l’implementazione di una norma che è sorta da una domanda degli stessi artisti.
«La creazione artistica a Cuba è libera e continuerà ad esserlo come si Legge nella Costituzione e le istituzioni culturali hanno l’obbligo di difenderla con questo indirizzo», ha segnalato e ha assicurato che continuiamo una battaglia epica contro la corruzione, le dipendenze e l’indisciplina sociale, che sono incompatibili con il nostro presente e futuro.
DI FRONTE ALL’EGEMONISMO IMPERIALISTA
Nel suo discorso, Díaz-Canel ha fatto un riassunto del contesto internazionale in quest’anno nel quale è cresciuto l’egemonismo imperiale e si è indurito l’ingiusto blocco statunitense contro Cuba, politica che ha definito anacronistica, fallita e il principale ostacolo per lo sviluppo cubano, che ha ricevuto di nuovo una forte repulsa della comunità mondiale nella votazione della ONU.
«L’imperialismo statunitense ha ratificato la vigenza della Dottrina Monroe e aggredisce i governi progressisti, va contro i processi di giustizia sociale nella regione e criminalizza le forze politiche, i leaders di sinistra e l organizzazioni sociali per implementare il neoliberalismo», ha precisato.
Ha poi fatto un riconoscimento all’unione dei Caraibi e alle posizioni adottate nel XVI Vertice dell’ALBA- TCP realizzato a La Habana recentemente.
Díaz-Canel si è congratulato con il governo di López Obrador e ha segnalato l’accoglienza che ha ricevuto la delegazione cubana in Messico.
Rispetto al Brasile, ha reiterato che l’instabilità politica ci ha obbligato a ritirare la partecipazione di Cuba dal Programma Más Médicos. Nonostante questo ci giungono espressioni, dai più isolati angoli di questo paese, di ringraziamento per il lavoro dei nostri medici, il più bel monumento all’opera umanistica di Fidel. Poi ha segnalato l'importanza delle visite in Russia, Cina, Laos, Repubblica Democratica della Corea, ha anche definito positiva la visita a Cuba del presidente spagnolo, e ha ricordato la commemorazione della nascita di Nelson Mandela.
«Che anno tremendo stiamo salutando! ha assicurato.
«Se solo ci riferiamo ai simboli basterebbero i 150 anni dall’inizio delle lotte per l’indipendenza e i 60 della Rivoluzione. Questi simboli ci parlano di un paese con carattere e questo carattere ci viene dai nonni e dai genitori, non è il libro di storia che la giovane generazione non sa leggere.
«Sentire passione e orgoglio per quello che siamo e angustia per quello che non realizziamo trasforma il transito in trionfo e ci da la certezza che combattere è la vittoria. Andiamo sempre con più e con tutte le generazioni vive unite ha detto il Presidente cubano.
«In nome di una generazione che è continuità e non ricambio, vogliamo esprimere il più profondo impegno di lottare sempre per essere all’altezza della storia e del popolo», ha dichiarato.
«Noi veniamo a rendere conto e impegnarci di più e il più forte motivo lo offre il 60º anniversario della Rivoluzione. Il 2019 sarà un altro anno di sfide ma, come diceva Martí, il popolo della Rivoluzione non vuole nulla che la Rivoluzione non gli possa dare. Andiamo avanti e continuiamo a vincere», ha precisato Il 24 febbraio, con la realizzazione del referendum, ha reiterato, Cuba starà toccando un punto culminante: "Diremo sì e vinceremo di nuovo perché siamo Cuba! Felicità a tutto il nostro popolo per il nuovo anno». ha concluso.
Tratto da: GM – Granma Int. – Autori: Vivian Bustamante Molina, Yudy Castro Morales, Abel Reyes Montero – Foto: Juvenal Balán

http://it.granma.cu/cuba/2018-12-24/lassemblea-nazionale-ha-approvato-la-nuova-costituzione-che-sara-sottoposta-a-referendum-il-prossimo-24-febbraio

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